Genius Loci. Il Senso del Luogo

Ci troviamo nella campagna toscana, alle porte di Capalbio, piccolo borgo medioevale, immersi nella macchia mediterranea.
Una coppia vuole ristrutturare la vecchia casa di campagna, mantenendo il sapore rurale della costruzione, ma al contempo ampliandola per permettere a tutta la famiglia di soggiornare per lunghi periodi con le comodità di una casa moderna.
Quindi il fulcro del progetto doveva essere la relazione tra il vecchio ed il nuovo. Partendo dal presupposto che l’architettura ha inizio da un’idea, questa, poi, si deve relazionare alle esigenze della committenza, affinché chi fruirà lo spazio ritrovi se stesso in ogni singolo dettaglio. Poiché, come detto anche in precedenza, la casa deve parlare di voi.
Qui l’idea è il disegno di una maglia geometrica, le cui dimensioni sono generate dalla preesistenza.
Il volume che ne scaturisce si adagia sul terreno senza stravolgerne la morfologia e mette in relazione i due edifici esistenti, carpendo l’essenzialità dei materiali e i colori della natura che li circonda.
Il vecchio casale ingloba al suo interno lo spazio privato della casa, mentre il nuovo volume ospita tutti gli spazi di relazione.
Il dialogo tra i due avviene attraverso l’uso del cromatismo dei materiali preesistenti: il cotto, la pietra, il legno, il ferro; ma staccati attraverso un filtro di vetro che ne marca la differenza temporale ed architettonica. Gli arredi, pochi ed essenziali, amplificano la relazione tra l’ante e il post.
In questo progetto il confronto tra il Genius Loci e la fruibilità della casa contemporanea, da vita a spazi diversi che dialogano tra loro.
Drawings credits: Solaria Sclafani – www.solariasclafani.it