“Siamo di fronte ad un’infezione che si è dimostrata poliedrica con delle capacità di modificazione molto importanti. Nell’arco di un anno, sono comparse tre nuove varianti in grado di sostutire la precedene creando un ondata pandemica successiva”.
Il professore Massimo Galli, ex direttore di Malattie Infettive del Sacco di Milano, con queste parole, ha aperto questa mattina a Catania, il XXVI Congresso Nazionale COI AIOG – Cenacolo Odontostomatologico Italiano, con una lectio magistralis che ha trattato i temi della pandemia Covid, e quali scenari futuri si aprono alla luce degli ultimi avvenimenti.
Secondo il virologo la nuova variante Omicron 2 sta sostituendo la precedente con una maggiore capacità evolutiva e sono allarmenti alcuni segnali, come la nuova impennata di infezioni.
“Il via libera che arriva dal Governo potrebbe essere controproducente, perchè potemmo ritrovarci in una nuova ermergenza nel prossimo autunno. Dobbiamo farci trovare prepararti, ecco perchè bisognerebbbe incrementare le vaccianzioni soprattutto dei bambini”, continua Galli.
“Le segnalazioni che arrivano sono solo una percentuale non la totalità. Se pensiamo che negli ultimi 28 giorni la Germania ha avuto 5 milioni di contagi con circa 5000 decessi e in Italia 1 milione e 400 con 4500 morti, ci rendiamo conto che in questi numeri, c’è qualcosa che non va. Dai noi le segnalazioni dei casi sono inferiori rispetto al vero”, aggiunge.
Domanda obbligatoria, emersa anche nell’ambito del congresso, quella relativa alla fine della pandemia.
“Questo tipo di virus – conclude Galli – interviene su crica 8 miliardi di persone nel mondo, con una capacità di movimento di pochissime ore da un contintene all’altro. Non potrà finire in un solo paese, ma in tutto il mondo per essere debellata. E’ probabile che nel tempo possa perdere patogenigità e forse entro un numero ragionevole di anni potremmo avere una convivenza meno pericolosa con questo virus, che ancora fa tantissimi morti”.
Ospiti COI AIOG
A prendere parte all’incontro tra gli altri, il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, il commissario straordinario per l’emergenza Covid di Catania Pino Liberti, il direttore generale dell’Ospedale Cannizzaro, Salvatore Giuffrida e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi del comune di Catania, Barbara Mirabella.