Per Forbes, il magazine più famoso al mondo sulle classifiche, la Sicilia è la più grande regione vinicola d’Italia.
La Sicilia è un’isola che ha proprio tutto: spiagge, cibo e uno dei vulcani più attivi. La Sicilia è anche la più grande regione vinicola d’Italia. Una regione definita da Forbes “continente viticulturale”.
Con i suoi 98 mila ettari di terreno, la Sicilia con il suo clima mite, supera la Toscana e il Piemonte.
Sono le altitudini elevate delle Madonie e dell’Etna oltre che la ventilazione a conferire al vino siciliano una “personalità mediterranea”. Una freschezza e un’eleganza nel gusto che lo differiscono dagli altri vini del sud.
La Sicilia scommette sulla qualità dell’uva dell’isola. La giornalista di Forbes spiega infatti che negli ultimi 30 anni il profilo della regione è cresciuto grazie all’arrivo di uve internazionali. I viticoltori però stanno tornando alle radici, celebrando la biodiversità. La Sicilia si prepara a un 2022 brillante grazie anche al lavoro del Consorzio Sicilia DOC, associazione che rappresenta quasi 500 viticoltori siciliani.
I vigneti più importanti dell’isola?
La risposta a questa domanda è semplice: Grillo e Nero d’Avola.
Il primo, utilizzato esclusivamente per produrre il Marsala nell’800, stava per estinguersi nel 2005 quando è stato salvato dall’intervento del Consorzio Sicilia DOC. Offre un vino con aromi di frutta tropicale e una struttura ricca e cremosa.
Il Nero d’Avola è l’uva rossa più prolifica della Sicilia con un vino elegante di medio corpo con aromi di frutta rossa, note di pepe e una bella acidità.
Altre varietà comuni dell’isola sono: Inzolia, Cataratto, Frappato e Nerello Mascalese.