Nell’epoca del “mi rifaccio tutta e tutti devono accorgersene”, ci sono degli interventi molto più nascosti, quasi segreti, intimi.
Una volta era solo ben oltre la maggiore età che un ristrettissimo gruppo di donne accedeva alla chirurgia e medicina estetica. Gli interventi erano molto costosi e principalmente riguardavano il seno e alcuni ritocchini sul viso.
Seguendo alcuni modelli televisivi e star dei social network, sono sempre più giovani oggi le ragazze che ricorrono alla medicina estetica, fosse anche solo per un filler labbra della durata di circa sei mesi. L’effetto Kardashian ha raggiunto anche l’Europa e in particolar modo l’Italia. Più ti rifai, più è evidente, meglio è.
Purtroppo forse, tra i tanti volti storpiati, tutti uguali e inespressivi, si è perso di vista il vero vantaggio della medicina e della chirurgia estetica: risolvere un problema o migliorare un piccolo difetto che rende spesso insicure. Certo, si può anche voler avere il sedere di Jennifer Lopez, ma questo comunque non ci renderà ugualmente Jennifer Lopez.
Ci sono alcuni interventi poi che in alcuni momenti della vita, in particolar modo delle donne, diventano davvero fondamentali. Importanti per migliorare il proprio benessere, il rapporto con il proprio corpo, con il proprio partner. Sono interventi non visibili ai più e che riguardano una parte del nostro corpo esclusiva: le parti intime.
Parliamo ad esempio del filler vulvare. Abbiamo approfondito l’argomento con la Dottoressa Giuliana Giudice, Specialista in Medicina Estetica, Ginecologia e Ginecologia Estetica a Catania e a Gela.
In cosa consiste il trattamento di filler vulvare?
«Il filler vulvare è un trattamento di ginecologia estetica che consiste in una serie di infiltrazioni mediante cannula di acido ialuronico specifico e biocompatibile nelle parti intime femminili.
Questo trattamento rappresenta la soluzione non chirurgica e non farmacologica efficace per restituire volume e tonicità all’area interessata, migliorandone l’aspetto generale e risolvendo alcuni aspetti collegati alla menopausa e al naturale invecchiamento vulvare».
A chi si rivolge?
«Col passare degli anni, delle gravidanze e in prossimità dell’avvicinarsi della menopausa si verificano delle modificazioni della vulva, ossia dell’insieme degli organi genitali esterni femminili. A causa della graduale e progressiva riduzione degli estrogeni, della vascolarizzazione e delle fibre di collagene ed elastina, tra i 40 e i 50 anni la vulva subisce diversi cambiamenti estetici: la sua colorazione naturale si fa più sbiadita, il monte di Venere subisce un appiattimento, compaiono delle lassità delle mucose vaginali, prurito e dolore durante i rapporti sessuali.
Il filler vulvare è il trattamento ideale per prevenire e risolvere questi problemi ripristinando la salute ed il benessere femminile e della coppia. Indicato nelle donne in menopausa spontanea, soppressione ormonale indotta da chemioterapia, nel post parto e nei casi in cui si desidera mascherare delle piccole labbra troppo voluminose o protrudenti, il filler vulvare permette di idratare i tessuti, migliorare i sintomi correlati al trofismo della mucosa e della cute, restituire tonicità e turgore alle grandi e piccole labbra, correggere le cicatrici atrofiche e/o depresse post-cesareo e
post-episiotomia, migliorare le proporzioni tra grandi e piccole labbra senza chirurgia».
Quanto dura questo trattamento?
«Il trattamento è semplice, sicuro e dura circa 20-30 minuti e si effettua previa applicazione di un anestetico nel punto di inoculo.
Gli effetti del filler vulvare permangono per un tempo che varia dai 6 ai 12 mesi, a seconda dell’area trattata, del tipo di cute e dello stile di vita della paziente».
Ci sono controindicazioni?
«Il filler vulvare non presenta particolari controindicazioni, tuttavia, come ogni tipo di procedura medica, può comportare dei rischi e delle complicazioni che solo un ginecologo estetico specializzato può evitare e gestire al meglio. Spesso dopo il trattamento possono presentarsi ecchimosi e un po’ di gonfiore, che scompare di norma in 4-6 ore. Per evitare spiacevoli effetti indesiderati, per 15 giorni consiglio di evitare di depilare l’area trattata e per 1 settimana circa evitare i rapporti sessuali, attività sportive che inducono pressione sulla zona trattata (come ad esempio equitazione o ciclismo) e luoghi “a rischio” come piscine, palestre, spa».
Ecco quindi un intervento non invasivo, ancora poco conosciuto, che può migliorare la vita di tante donne la cui velleità è solo quella di sentirsi ancora in forma e sicure, senza dover necessariamente somigliare a qualcuno.