La quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha indicato Fabio Scavone al ruolo di procuratore aggiunto di Catania lasciato vacante da Carmelo Petralia, per raggiunti limiti di età.
Scavone vanta una lunga esperienza nelle vesti di procuratore aggiunto. Soprattutto a Siracusa, dove si è ritrovato impegnato nella spinosa questione relativa al mancato sbarco della “Sea Watch” nel 2019. Sulla nave carica di migranti l’attuale procuratore aggiunto di Siracusa affermò, all’epoca dei fatti, che “nessun reato era stato commesso dal comandante della nave e che non è stata presa in considerazione l’ipotesi di un eventuale sequestro della nave stessa”.
Sul territorio aretuseo Scavone si è distinto anche per aver combattuto la microcriminalità. Nello specifico è stato firmatario dell’arresto di due giovani malviventi, incubo dei commercianti siracusani terrorizzati da continui furti col metodo della “spaccata”.
Scavone, ha ricevuto cinque voti: quelli dei consiglieri Gigliotti, D’Amato, Dal Moro, Ciambellini e Lanzi. Un voto, quello del consigliere Ardita, è andato a Nicolò Marino, attuale Gip a Roma.