Termina ufficialmente lo stato di emergenza decretato dal governo per fronteggiare la pandemia da coronavirus, ma si diffonde la variante Omicron 2.
In Sicilia nel bollettino di ieri sono 5.246 i nuovi contagi, e l’occupazione negli ospedali al momento sembra contenuta.
Ne abbiamo parlato con il professore Filippo Drago, ordinario di farmacologoia all’Università di Catania, per fare il punto della situazione riguardo la possibilità, come dichiarato da diversi virologi, tra cui Massimo Galli ai nostri microfoni, di una nuova ondata pandemica in autunno.
“L’Italia si trova al terzo posto in Europa – spiega Drago – in termini di numero di contagi. Il rapporto tra soggetti i positivi e tamponi rimane intorno al 15%, un valore non alto ma nemmeno confortante. Al di là delle affermazioni da parte di infettivologi e virologi dell’ultima ora, c’è un dato di fondo: la nostra Nazione è allineata con quanto succede negli altri Paesi Europei, sia con la campagna vaccinale, sia con l’introduzone di anticorpi e farmaci antivirali”.
“Esiste sempre un rischio di riaccensione dei contagi, ma al momento non si è deciso di fare una seconda dose booster di richiamo. Gli Stati Uniti invece hanno deciso per la quarta dose, anche se non ci sono evidenze e dati significativi, per avviarne la somministrazione“, continua.
E il presidente USA Biden ha ricevuto la quarta dose del vaccino
Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza ha specificato che sulla quarta dose di vaccino sono previste verifiche, se e in che periodo farla. In calo, la somministrazione di prime e terze dosi di vaccino.
Quanto alla variante Omicron 2, il prof. Drago, sottolinea la sua contagiosità come per la Omicron 1, e che gli strumenti terapeutici non si domostrano particolarmente efficaci.
“Può essere utilizzato un anticorpo di seconda generazione come Sotrovimab o l’antivirale Plaxovid”, spiega.
Alla domanda se in un autunno ci possa essere una recrudescenza del virus, il prof. Drago risponde :“Se ci fosse una nuova ondiata abbiamo gli strumenti per difenderci. Dobbiamo abituraci a pensare al covid come una malattia che periodicamente potrà impegnarci in una campagna di vaccinazione o di maggiore cautela”.
Da domani via mascherine all’aperto e Green pass.
Sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il certificato verde base (eliminato il primo maggio) e sarà sufficiente indossare mascherine chirurgiche. Lo stesso vale per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari.
Cade l’obbligo del certificato anche per i servizi di ristorazione all’aperto e per i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale.
Rimane in vigore fino al 31 dicembre 2022 l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti, le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa.
Quanto alle mascherino fino al 30 aprile resta l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 per i mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, servizi di noleggio con conducente, impianti di risalita), per gli spettacoli che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo, eventi e competizioni sportive.
Dovrà rispettare l’isolamento solo chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo dovrà indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto.
Test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Scuola
In presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo.
Se compaiono sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno.
Potranno essere riammessi in classe dopo aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.