Dissesto, Iannitti attacca i sindacati: “Hanno grandi responsabilità”
Villari: "Iannitti spara solo minchiate"

Li accusa quasi di complicità, se non addirittura di essere artefici assieme ovviamente alle giunte che hanno amministrato Catania, della profonda crisi che sta attraversando la città. In un lungo post pubblicato su FB Matteo Iannitti, rappresentante di Catania Bene Comune, non risparmia le critiche. Anzi di più. Muove precise accuse a quelli che considera i corresponsabili del dissesto, cioè a CGIL, CISL e UIL guidati rispettivamente da Giacomo Rota, Maurizio Attanasio ed Enza Meli.
Il post di Matteo Iannitti
“Negli ultimi giorni gli amministratori che ci hanno portato a questa situazione, da Bianco al centrodestra, si sono uniti ai sindacati confederali, i cui massimi esponenti hanno avuto enormi responsabilità nelle giunte, per chiedere di salvare Catania attraverso un regalo del Governo di qualche centinaio di milioni di euro per scongiurare il dissesto. La vittoria del consociativismo e dell’impunità”.
Parole durissime rivolte in particolare alla CGIL e UIL, a Giacomo Rota, ad Angelo Villari e Fortunato Parisi. Questi ultimi due presenti come assessori nella giunta Bianco.
Nel post Innitti ricorda che:
“Sono già circa diecimila le lavoratrici e i lavoratori che non percepiscono lo stipendio pur avendo lavorato: dipendenti comunali, dipendenti delle società partecipate, dipendenti delle cooperative e delle aziende che hanno appalti con il Comune. Nelle prossime settimane alcuni servizi verranno ridotti, altri azzerati. Il Comune non ha materialmente la possibilità di erogare gli stipendi e pagare le fatture, quindi di assicurare i servizi e fare le minime spese per le manutenzioni”.
Per Ianntti è come se le sofferenze dei lavoratori derivassero anche dalle responsabilità di CGIL, CISL E UIL. Una situazione paradossale, insomma. Nel frattempo, i sindacati confederali hanno organizzato per il 12 novembre una iniziativa stile “Tutti assieme contro il dissesto”, il classico schema ‘volemose bene’ che in effetti ha prodotto poco o nulla.
La risposta di Angelo Villari: “Iannitti spara solo minchiate!”
“Iannitti troppo spesso farnetica”, esordisce Villari in risposta alle accuse mosse da Iannitti. “Lui nel suo DNA ha una violenta avversione verso il mondo del lavoro e verso coloro i quali hanno lavorato nelle rappresentanze sociali”.
“La sua cultura è minoritaria”, prosegue l’ex assessore ai Servizi Sociali. “Non pensa che chi viene dalle dirigenze, dal mondo del lavoro, degli operai possa avere un ruolo politico. Perché il ruolo politico è quello di rappresentanza generale che chi viene dal mondo del lavoro può esercitare bene nelle istituzioni”.
E aggiunge: “Questa sua presunta posizione elitaria del profilo politico lo porta a essere minoritario e addirittura contro la Sinistra, senza ragione e solo per invidia sociale”.
“Poverino, in questa città spara solo minchiate!”, incalza Villari. “A differenza sua, per il bene della città noi siamo pronti a scommetterci”.
“Per quanto riguarda il dissesto, pur non avendo responsabilità, noi vogliamo andare avanti naturalmente senza commettere gli errori del passato. Vogliamo rispondere a quelli che sono i reali bisogni dei cittadini che con il dissesto avrebbero solo da perderci. Noi vogliamo che la città possa rinascere, combattendo perché venga salvata garantendo i diritti specialmente ai più deboli”.