“Dimmi cosa vuoi” è il nuovo singolo di Giuseppe Cucè, in rotazione radiofonica su tutte le piattaforme di streaming digitale “Dimmi cosa vuoi” (TRP Vibes / Believe Digital).
Racconta come ognuno di noi un bel giorno comprende il significato della parola amore, quell’amore che la stessa parola fin troppe volte sdoganata lo banalizza al punto che vorresti coniare un nuovo termine per esprimerlo ed identificarlo.
Un amore universale, che attraversa prove su prove, quel sentimento che solo il tempo forgia e concretizza, l’amore che supera gli errori e li utilizza come propulsore per crescere ed invecchiare per poi rinascere sempre più forte ed intenso. Il gioco delle due parti per raccontarsi e raccontare un percorso di vita, dopo aver vinto gli errori, per ripartire da capo con più consapevolezza, una lettera scritta a se stessi che rimandiamo a chi abbiamo avuto sempre accanto, nonostante il tempo e le strade spesso non perfettamente percorribili.
«Ho iniziato ad ascoltarmi, ho imparato ad amarmi, ho imparato ad amare – racconta l’artista – attraverso gli errori, attraverso le esperienze ma soprattutto nel tempo e con il tempo… giusto, efficace a volte lento e inesorabilmente duro!!!
Ho aspettato che il tempo indossasse l’abito giusto, ho assecondato il suo limite, ne ho assaporato ogni percettibile sfumatura”.
Nel videoclip di “Dimmi cosa vuoi” scritto e diretto da Nanni Musiqo la narrazione trae ispirazione dal neorealismo dei maestri del cinema del passato.
Il video secondo capitolo di una trilogia che ha per filo conduttore “il viaggio”, adesso si concentra sull’arrivo in una location di passaggio; infatti, l’ambientazione è tutta incentrata all’interno di una stanza d’albergo, che diventa quasi un ventre, un luogo sospeso che ospita solo alcuni momenti della nostra vita, ma dal quale cominciano e finiscono i nostri arrivi e le nostre partenze.
Sono state realizzate inquadrature e movimenti di macchina che traggono ispirazione dai vecchi film che hanno avuto la capacità di raccontare uno scorcio di storia attraverso la quotidianità di persone comuni e delle loro vite. Un messaggio che arriva dal cielo per ricordarci che, anche quando non vediamo una via d’uscita, c’è sempre qualcuno pronto a farci ricredere, a donarci una speranza per il futuro.