Diciotti, Angelo Fazio. Autore della fake chiede umilmente scusa
Fazio: "Ho scritto per voce di popolo. E io mi pento di questo"

Ha la voce rotta dallo sconforto e dalla mortificazione Angelo Fazio, l’autore della fake news che denunciava il pagamento di 200 euro da parte del PD ai partecipanti delle manifestazioni a sostegno dei migranti sulla Diciotti al Porto di Catania.
Tutta la Sinistra si è rivoltata contro di lui, minacciando l’uomo di querela collettiva. Lui, disoccupato e nullatenente, simbolo del fallimento delle politiche del lavoro in Italia, prova rabbia per la propria condizione. Fazio non aveva percezione della potenza dei social network fino a quando, per il suo post, è stato bersaglio delle invettive di certi “leoni da tastiera”.
Ci raggiunge telefonicamente e non sa da dove cominciare. Dal tono sembra ancora scosso e molto turbato.
Perché ha scritto quel post?
«Ho scritto per voce di popolo. E io mi pento di questo. Non ho scritto quel post per malvagità. Ma non pensavo si venisse a creare tutto questo danno».
Però anche lei ha avuto reazioni forti verso chi è intervenuto nei commenti.
«Mi sono lasciato prendere dal momento e ingenuamente ho scritto quello che tutti sapete. Sentendomi attaccato ho a mia volta replicato. Sbagliando, e lo riconosco. Tutti mi attaccavano. Mi scrivevano: “Sbirro”, “Devi morire”, “Pezzo di merda”, e perciò ho perso la testa».
Poi ha staccato la spina su Facebook…
«Adesso ho disattivato il mio profilo Facebook, ho rimosso tutto e parlando con lei non mi interessa più questo social. Non mi interessa più perché ho visto la cattiveria che c’è. È vero, ho sbagliato e non lo metto in dubbio ma anche le reazioni nei miei riguardi sono state eccessive. E rinnovo le mie scuse per quello che ho scritto, ma non l’ho fatto per malvagità».
I manifestanti al porto manifestavano per i diritti dei migranti. Lei non è d’accordo?
«Io non ho niente contro i migranti, e Dio mi perdoni se lo dico. Ne ho anche aiutati tanti perché non sono razzista e non mi sento razzista. E non sono nemmeno leghista. Anzi! E io non c’entro nulla con Salvini. Una volta ero di Sinistra, ora non credo più a nessuno».
E allora perché è andato contro di loro con quella fake news?
«Quando ho visto che i rappresentanti del sindacato erano al porto a fare i “buonisti”, non le nego che ero arrabbiato perché pensavo alla mia condizione di precario che campa con i soldi in prestito dai miei amici. Anche quando lavoro saltuariamente non vengo pagato regolarmente».
Però ha visto che a Sinistra qualcuno ha preso le sue parti?
«Sì. Ho apprezzato quello che ha scritto l’avvocato Salvo Cannata e lo ringrazio sentitamente. Ha dimostrato di essere un uomo veramente di Sinistra. E si può dire che è la Sinistra in cui credevo pure io».
Lei adesso ha lasciato Facebook
«E non ci voglio più tornare!».
Ma se lo dovesse fare promette di non scrivere più fake news come quella dell’altro giorno?
«Sì, glielo prometto. Ho capito di avere sbagliato e che queste cose non si fanno. Sono seriamente pentito e mortificato per quanto è successo, e mi scuso con tutti per l’accaduto».