Secondo uno studio del CoEHAR, il passaggio dalla sigaretta all’utilizzo di e-cig comporterebbe alcuni benefici.
Sostituire il fumo da sigaretta a quello delle sigarette elettroniche è di per sé una scelta intrapresa da tempo da diverse nazioni. Ancora oggi però diversi sono i dubbi circa i risvolti negativi per la salute umana per quel che concerne l’utilizzo di dispositivi elettronici a rilascio di nicotina.
Il Centro di Eccellenza internazionale per la ricerca sulla riduzione del danno da fumo, CoEHAR, dell’Università di Catania coordina il Silico Science. Si tratta di un progetto il cui scopo è quello di reperire e analizzare la letteratura scientifica di settore in merito ai possibili effetti delle e-cig. L’ultima ricerca è stata condotta dalla dottoressa Renée O’Leary, ricercatrice del CoEHAR, tra i massimi esperti nel campo delle revisioni sistematiche. Obbiettivo della ricerca era quello di comprendere quali fossero gli effetti sulla salute vascolare dopo la sostituzione delle sigarette convenzionali con quelle elettroniche. Lo studio ha coinvolto 1810 partecipanti fumatori.
I risultati dello studio
Gli autori hanno scoperto che quasi i due terzi dei test condotti non mostrano differenze significative nei parametri di frequenza cardiaca, pressione sanguigna e altri test cardiovascolari rispetto al fumo combusto.
Inoltre, i ricercatori hanno valutato i dati provenienti da due studi clinici secondo i quali l’uso di e-cig comporterebbe alcuni benefici: i partecipanti con ipertensione, infatti, hanno manifestato una riduzione clinicamente significativa della pressione sistolica dopo un anno di utilizzo della sigaretta elettronica.
«La nostra review fornisce dati dettagliati e aggiornati sulle possibili implicazioni in termini di salute cardiovascolare derivanti dall’uso di sigarette elettroniche» ha affermato la dott.ssa O’Leary, autrice dello studio. «I risultati infatti supportano l’idea che l’uso di e-cig non aggiunga alcun rischio cardiovascolare e rileva che i fumatori che decidono di passare al fumo elettronico potrebbero trarre benefici. Però, come emerso da altre review, abbiamo osservato lacune metodologiche negli studi analizzati, in larga parte dovute al design e alla struttura delle ricerche, che non rispecchiano le normali condizioni di svapo, e limitazioni come campioni di studio troppo ridotti o una mancanza nell’accertamento di una pregressa abitudine tabagica».
Per quanto riguarda eventuali limiti o difetti metodologici, 20 studi sono stati classificati come ad alto rischio di parzialità e 5 a rischio moderato. Tra le problematiche più comuni, la revisione ha evidenziato che 7 studi presentavano lacune legate ai partecipanti: i soggetti o erano di un unico genere, oppure, appena entrati nell’età adulta, o dichiaravano schemi di consumo del tabacco eccezionalmente bassi o troppo elevati. I ricercatori hanno inoltre sottolineato come la fiducia nei risultati venisse in molti casi compromessa a causa dei campioni di studio troppo ridotti: un dato rilevante per circa la metà degli studi analizzati. Alcune ricerche, inoltre, hanno utilizzato protocolli che non rispecchiano le normali condizioni di uso da parte degli svapatori.