Crisafulli “impresentabile” candidato sindaco ad Enna
Dopo l’ingresso in casa Pd di decine di esponenti del centrodestra adesso è la volta dell'”Impresentabile” Vladimiro Crisafulli. Venne definito impresentabile proprio dai suoi compagni del partito democratico quando nel 2013 fu eliminato dalle liste per le politiche per opera di Luigi Berlinguer. Venne escluso dalle liste elettorali, nonostante i suo 6.348 voti raccolti alla primarie per “tutelare l’immagine e l’onorabilità del partito”.
Oggi il segretario regionale Fausto Raciti ed il presidente Marco Zambuto vanno direttamente ad Enna, roccaforte di Mirello Crisafulli, per chiedergli di presentarsi come sindaco.
E dopo qualche giorno di riflessione il re di Enna scioglie la riserva e accetta l’invito giunto a casa.
Insomma in Sicilia il Pd arraffa tutto e tutti da personaggi più o meno scomodi (vedi video racconto dell’Urlo firmato da Vincenzo Barbagallo) appartenenti alle più sparigliate compagini politiche a impresentabili divenuti tutt’a un tratto presentabilissimi.
Chi è Mirello Crisafulli?
- Indagato dalla Procura di Enna nel 2002 per concorso esterno in associazione mafiosa (in un filmato all’hotel Garden di Pergusa conversa con il boss mafioso Raffaele Bevilacqua). L’indagine è stata archiviata nel 2004 perché non c’erano elementi sufficienti.
- Così sicuro di sé da affermare che lui a Enna vince “col proporzionale, col maggioritario e pure col sorteggio“
- L’11 aprile 2010, con il 61,9% dei voti, ha vinto le primarie del Pd per la carica di sindaco di Enna, ritirò la candidatura il 17 aprile successivo.
- Nel settembre 2010 viene rinviato a giudizio per aver fatto pavimentare, a spese della provincia, una strada che porta alla sua villa. Famosa la sua affermazione “I politici devono vivere senza fognature e illuminazione?”. Nel gennaio 2014 il processo è finito in prescrizione.
- Alla fine del 2013 è stato eletto segretario provinciale del Pd di Enna con più dell’86% di preferenze. Alle primarie dello stesso anno ha sostenuto Cuperlo contro Renzi: “Gli tiro la volata per puro capriccio: per fare uno sfregio ai renziani. Perché lei lo sa, vero, che razza di gente sono i renziani?”.
- Un’intercettazione della polizia riprende Crisafulli mentre parla con un mafioso di appalti e posti di lavoro. Ma c’è una singolare inversione dei ruoli. Il mafioso propone e Crisafulli replica in modo sprezzante: “Qua si fa come dico io. Quell’appalto va a tizio e non a chi dici tu”. Mi rendo conto che siamo lontani dalla socialdemocrazia scandinava e pericolosamente vicini a “fronte del porto” ma finora “Mirello” è l’unico dirigente di sinistra in Sicilia con un seguito popolare e qualche scelta economica non fallimentare. E questo dovrebbe preoccupare la sinistra almeno quanto la “disinvoltura” di Crisafulli»
- Partecipa ad un film ambientato a Leonforte, e ci scherza così tanto su questo suo carattere perfetto per il casting, da volere interpretare il ruolo del mafioso.