Arriva l’accisa mobile sul carburante. Il governo vuole intervenire con questo strumento per contenere l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio.
I prezzi del carburante sono schizzati alle stelle nelle ultime settimane, nella giornata di oggi è atteso un decreto che riguarderebbe sia le misure contro il caro energia che quelle per ridurre i costi di benzina e diesel.
L’introduzione delle accise mobili sul carburante vorrebbe dire, di fatto, un taglio sul costo di benzina e gasolio. Ma a quanto ammonterebbe? Secondo alcune stime che circolano in queste ore sui tavoli del governo si parlerebbe di circa 10-15 centesimi al litro.
La buona notizia è che per il secondo giorno consecutivo si è registrato un lieve calo del costo del carburante: Eni ha tagliato il prezzo di 5 centesimi per la benzina e di 7 per il gasolio, così come ha fatto Tamoil. Per Ip riduzione per entrambi di 7 centesimi, per Q8 di 8 centesimi, stando ai dati diffusi da Quotidiano Energia.
La media nazionale dei prezzi si attesta oggi a 2,105 euro al litro per la benzina in modalità self service e 2,208 per il servito. Per il gasolio siamo a 2,108 euro al litro per il self service e 2,219 per il servito. Per il gpl siamo a 0,880 euro/litro.
Se il taglio fosse realmente di 10-15 centesimi al litro, quindi, benzina e diesel tornerebbero intorno ai 2 euro per la modalità self service.
(vedi articolo Produrre la benzina costa solo 87 centesimi)