Clan Nardo: sequestro per 500.000 euro VIDEO
La DIA di Catania ha eseguito, in territorio di Vizzini (CT), Francofonte (SR) e Teglio (SO), su decreto emesso dal Tribunale di Siracusa, Sezione Penale, la confisca di beni immobili riconducibili a Salvatore Navanteri, ritenuto elemento di spicco del clan mafioso “Nardo”. Si tratta di beni immobili del valore complessivo di circa 500.000,00 Euro.
La proposta di sequestro era stata inoltrata dal Direttore della D.I.A., su indagini ed accertamenti patrimoniali svolti dal Centro Operativo di Catania, che accertava l’assenza in capo al Navanteri di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti effettuati nel corso degli anni.
Nel corso del 2013, Navanteri assieme alla moglie, Luisa Regazzoli, venne tratto in arresto, insieme ad altri soggetti appartenenti al clan “Nardo” di Lentini, federati con i Santapaola, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Ciclope” perché ritenuti responsabili di appartenere ad una associazione del tipo mafioso finalizzata alla detenzione illegale di armi.
Il Tribunale, successivamente, gli inflisse la misura della sorveglianza speciale per la durata di due anni, ravvisandone la piena ed attuale organicità del proposto all’organizzazione criminale sopra delineata e la consequenziale pericolosità sociale.
Il provvedimento del Tribunale di Siracusa è stato emesso a seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti da personale del Centro Operativo D.I.A. di Catania, diretto dal Primo Dirigente della P. di S. dott. Renato Panvino, compendiati in una proposta di misura di prevenzione – a firma del Direttore della D.I.A. – che era sfociata nel sequestro dei beni eseguito nel marzo dello scorso anno.
L’Organo giudicante ha, inoltre, ravvisato l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti posti in essere e, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto.
Con il provvedimento adottato a carico di Navanteri è stata disposta la confisca del patrimonio riconducibile allo stesso, stimato in circa 500.000,00 euro, composto da beni immobili ubicati nei comuni di Francofonte (SR), Vizzini (CT) e Teglio (SO).
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Nella foto Salvatore Navanteri