Nel cuore de La Dolce Vita romana, in via Liguria 28, all’interno dell’albero W Rome della catena Marriott Hotel, nasce Giano dall’idea di Ciccio Sultano.
Ciccio Sultano, patron del Duomo di Ragusa, due stelle Michelin, ha da sempre un sentimento di profonda venerazione per la Sicilia, la sua terra. Una venerazione che esprime nei sui menù, nei suoi piatti e nella scelta degli ingredienti.
Lo chef stellato ha una grande considerazione per gli ingredienti di base: l’olio, il grano e il sale. Sono questi i capisaldi della sua cucina. Da questi ingredienti Ciccio Sultano inizia il viaggio nella tradizione culinaria siciliana. La sua è una “Cucina Educata”. Una cucina che racchiude mare, terra, cultura, tradizioni, colori. Come in una festa popolare siciliana tutto è genuino: le verdure sono sempre fresche, la pasta è fatta in casa, le erbe e gli aromi coltivati in casa, carne e pesce.
Il ristorante Giano nasce probabilmente per rispondere all’assenza di un ristorante davvero siciliano. Le sale sono eleganti e minimal allo stesso tempo. Ogni aspetto è curato con attenzione maniacale, cosa che rende ogni elemento perfettamente integrato con tutto il resto. Giano dispone anche di un piccolo spazio esterno. Uno spazio comune all’interno della struttura chiamato “Giardino Clandestino”. Un luogo perfetto per un aperitivo o un pranzo domenicale.
Ad affiancare Ciccio Sultano in quest’avventura, il suo braccio destro Nicola Zamperetti in cucina e il Pastry Chef Fabrizio Fiorani.
Nicola Zamperetti è nato in Veneto e dopo un’esperienza in Francia ha seguito Ciccio Sultano passo dopo passo in Europa. La sua è una cucina che può essere definita “più siciliana di quella dei siciliani”.
Fabrizio Fiorani ha iniziato nella sua città di nascita Roma a servire gelati. Da Roma è giunto a Tokyo che gli ha regalato la fama internazionale come pasticcere. Il successo lo riporta a Roma dove oggi dispone di uno spazio al W Rome: Zucchero x Fabrizio Fiorani.
Due i piatti del menu da non perdere sicuramente: la ventresca di tonno brasata, piatto che ha fatto storia al Duomo di Ragusa, e lo spaghetto Taratata con bottarga, limone, mollica abbrustolita e carpaccio di cernia.
Giano è quindi un luogo dove anche a Roma è possibile esplorare la Sicilia, terra di sapori, odori e colori.