Catania, la “buona scuola” che non piace VIDEO RACCONTO
“Non c’è niente di buono nel progetto di Renzi.” Questa la dichiarazione di Paolo Putrino, Unione degli Studenti Catania, che taglia i ponti con il ddl appena varato dal Consiglio dei Ministri e che forse sarà discusso in Parlamento già da lunedì.
Ma non ci sarebbe solo il rifiuto netto ad animare questi studenti. Nonostante alcuni di loro non ne conoscano i termini, esiste una legge di iniziativa popolare che si andrebbe a sostituire il piano del governo, che non vuole l’ingresso dei privati negli istituti scolastici pubblici ed una maggiore democrazia della gestione interna.
“La nostra lotta – prosegue Putrino – non si ferma solamente a contrastare la buona scuola di Renzi, ma abbiamo anche un’alternativa, che è stata proposta da un processo democratico avvenuto nel 2006 nel quale vari comitati cittadini composti da studenti, professori, da gente che vive la scuola e anche da comuni cittadini hanno redatto una proposta di legge popolare (LIP, ndr) che adesso è stata presentata al Parlamento da alcuni senatori di Sel.”