Catania, si insedia il Consiglio Comunale
Giuseppe Castiglione, presidente del Consiglio. Carmelo Nicotra, vicepresidente vicario. Lanfranco Zappalà, vicepresidente

Habemus Consilium Civitatis.
Si è insediato questa mattina a Palazzo degli Elefanti il senato cittadino votato il 10 giugno scorso, alla presenza della cittadinanza, delle dirigenze e della stampa. I 34 consiglieri hanno prestato giuramento nel corso della seduta presieduta da Giovanni Grasso, il candidato sindaco del M5S e consigliere anziano più votato al quale spettava per regolamento quest’onere. Il consigliere che nei giorni scorsi rivendicava sui social un ruolo di rilievo al consiglio comunale è stato accontentato, e ha assaporato – anche se per poco – la poltrona più ambita del civico consesso.
“Vedo tanti volti nuovi, e spero che questo consiglio comunale rappresenti una discontinuità per Catania”, esordisce subito dopo il giuramento Grasso. “Come sapete, io non sono un politico di professione ma vengo dal mondo del teatro”, tiene a precisare. Commemora dunque Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso dalla mafia in via D’Amelio spirata nella giornata di ieri, alla quale il pubblico presente in sala ha dedicato un applauso spontaneo. E ricorda Nino Martoglio, uomo di teatro e verace protagonista della vita politica cittadina nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti.
Una perfetta similitudine quella del teatro con le attività consiliari che chi vivrà, vedrà. Il pubblico non pagante già ha preso posto per vedere all’opera questo consiglio comunale rinnovato.
Enzo Bianco apre il giuramento dei consiglieri.
Vestito blue, camicia bianca e cravatta in tinta. Il sindaco uscente si mantiene a braccia conserte sugli spalti dell’opposizione. Ascolta. Osserva, fintanto che non accenderà il microfono per esprimere il suo giuramento. Accanto a lui Salvo Di Salvo, Lanfranco Zappalà e Daniele Bottino. I suoi uomini più fedeli? Non durerà per molto.
Giuseppe Castiglione Presidente del Consiglio Comunale
Gli bastavano 19 voti, ma il consigliere in quota Grande Catania di area lombardiana, Giuseppe Castiglione, ottiene 22 preferenze e viene eletto Presidente del Consiglio Comunale. Ad esultare per lui in una ola da stadio i cittadini dietro il cordone che separa l’aula consiliare dallo spazio destinato al pubblico. Il sindaco si concede un sorriso per la concitata manifestazione di approvazione, mentre i sostenitori del neoeletto vengono richiamati all’ordine.
Carmelo Nicotra vicepresidente vicario del Consiglio Comunale
Dopo l’insediamento del Presidente, Carmelo Nicotra propone il rinvio dei lavori all’ordine del giorno ma Enzo Bianco e Giovanni Grasso si oppongono e i consiglieri sono perciò chiamati a votare il rinvio o meno.
L’aula decide perciò di procedere e si passa alla votazione del vicepresidente vicario e del vicepresidente del Consiglio Comunale.
Al primo turno non si raggiunge la maggioranza e si ritorna al voto.
Intorno alle 15:00 viene eletto Carmelo Nicotra vicepresidente vicario del Consiglio Comunale con 20 preferenze.
Salvo Di Salvo lascia Bianco e passa al Misto
Colpo di scena! Subito dopo l’elezione di Carmelo Nicotra, l’ex assessore di Enzo Bianco Salvo Di Salvo lascia il suo gruppo e passa al Gruppo Misto e si dichiara indipendente. Che non abbia digerito la proposta del suo gruppo per la vicepresidenza? E infatti, con 19 voti, Lanfranco Zappalà viene eletto vicepresidente.