Piazza Bonadies di Catania è letteralmente invasa da cartelli rivolti all’amministrazione comunale e alla multiservizi, ai quali gli abitanti della zona chiedono interventi immediati di potatura degli alberi, che coprono i fili della luce, un pericolo per l’incolumità pubblica.
Una protesta silenziosa e pacifica, “un bene per la democrazia e per la città” spiega il consigliere comunale, Seby Anastasi, che abbiamo incontrato sia per parlare dello stato di degrado del quartiere, sia di soluzioni per il recupero storico, culturale e sociale di Cibali.
“Non c’è un’ostinazione dell’amministrazione a non voler intervenire – spiega il capogruppo di Grande Catania – e credo che da qui a breve, gli alberi verranno potati. Questi lavori richiedono una tempistica”
“L’albero è solo il simbolo di un degrado che riguarda la maggior parte delle periferie, ed è sicuramente il problema minore. Cibali è uno dei quartieri più antichi di Catania, ha un’enorme una vocazione turistica oltre che culturale e purtroppo devo constatare che ad oggi non è stata adeguatamente valorizzata”, continua.
“Potremmo parlare ore intere di questo quartiere, dalla casbah cifalina al lavatoio antico. E spesso sono state le maestranze locali o i cittadini ad intervenire direttamente, autotassandosi per illuminare l’area”.
Come è avvenuto in passato per piazza Teatro Massimo, secondo Anastasi, si potrebbero coinvolgere gli imprenditori, in carenza di fondi pubblici, specie in un periodo di così grande crisi economica.
“Intanto l’amministrazione dovrebbe mettere in mostra quest’area – conclude – in termini turistici, artistici, facendo mostre fotografiche, allestendo set cinematografici, o un corteo che rievochi il pellegrinaggio dei fedeli con la Madonna delle Grazie da Misterbianco a Cibali”.