“Fateci riacquistare i terreni dove avevamo costruito le nostre case”. I titolari delle case abusive di Licata, riunitosi nel “Comitato per la tutela della casa” hanno incontrato il sindaco Giuseppe Galanti, chiedendo “un abbassamento dei prezzi al metro quadrato per il riacquisto dei terreni”.
Sin da subito la legge prevede il diritto di prelazione per gli ex titolari dei terreni dove sorgevano le case abusive. Inizialmente il valore fissato è di 15 euro al metro quadro, cifra che non permetterebbe ai più di rientrare in possesso dei propri terreni. Ecco perché nei giorni scorsi è stata aperta una interlocuzione con il dirigente del servizio urbanistica.
Al termine dell’incontro, i rappresentanti del Comitato per la Tutela della casa hanno dichiarato di avere “Riscontrato una buona disponibilità da parte dell’amministrazione”.
Del resto, Il comune vede di buon occhio un accordo che darebbe, in tempi brevi, nuova linfa alle esangui casse comunali. Dal 2017 ad oggi sono state demolite oltre 200 edifici realizzati tra gli anni 80 e 90 a meno di 400 metri dal mare. Erano tutte case abusive.
Finora le demolizioni degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune e hanno riguardato edifici costruiti alla Playa, in contrada Gallo d’Oro, Balatazze, Nicolizia, Marianello, Poliscia, contrada Carrubbella Santa Zita, Rocca e Pisciotto. ù
L’unica demolizione nel centro urbano ha riguardato un edificio di via Nestore Alotto a poche decine di metri dal centro città. Come è noto, gli ex proprietari possono provvedere all’abbattimento degli abusi a spese proprie. In alternativa, il Comune interviene a proprie spese, rivalendosi poi sugli stessi proprietari.