Casa di riposo lager a Palermo, anziani picchiati e umiliati costantemente. Quattro le persone finite in manette, responsabili di maltrattamenti, lesioni personali e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Come riportato dal quotidiano La Sicilia «Ancora una volta i finanzieri di Palermo hanno accertato comportamenti disumani posti in essere in una casa di riposo nei confronti di anziani indifesi Dopo la Bell’Aurora, sequestrata l’anno scorso, le indagini hanno riguardato la onlus “I nonnini di Enza“, un vero e proprio lager per gli ospiti». Con queste parole il comandante provinciale della finanza, Antonio Quintavalle Cecere, ha commentato l’indagine – coordinata dal Dipartimento fasce deboli della Procura di Palermo – che ha portato agli arresti dell’amministratore e di tre dipendenti della casa di riposo di Palermo «I nonnini di Enza».
Gli indagati sono i fratelli Maria Grazia, Carmelina e Mariano Ingrassia, dipendenti della onlus, e l’amministratrice Vincenza Alfano. Stando agli atti, il Giudice ha disposto il sequestro preventivo della onlus. Quest’ultima affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal tribunale per assicurare la prosecuzione dell’attività con personale qualificato nell’interesse e per la salvaguardia degli ospiti.
“Cosa inutile devi buttare sangue”
I titolari della struttura, in aggiunta, devono rispondere del mancato rispetto delle prescrizioni dettate dalla normativa in materia di prevenzione del rischio di contagio da Covid-19 e di specifici reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. I dipendenti, infatti, non facevano uso dei dispositivi individuali di protezione, pur entrando a contatto stretto in un luogo chiuso con soggetti anziani, particolarmente fragili.
«È uno spaccato di nefandezze veramente deprimente quello che emerge da questa indagine che suscita profonda indignazione perché le vittime sono anziani, i soggetti più fragili e indifesi, che in questa fase di emergenza sanitaria dovrebbero essere ancora più accuditi e protetti», ha commentato il comandante del Nucleo speciale di polizia economico-finanziaria Gianluca Angelini, a capo del pool che ha condotto l’indagine.
G.G.