Una storia di violenze e minacce quella vissuta da una donna di 36 anni e dal figlio di 14 anni, entrambi in balia del compagno della donna.
Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce ed estorsione è finito in manette un catanese di 35 anni. Per oltre un anno, la poveretta ha patito in silenzio le continue violenze ed umiliazioni da parte del compagno: non soddisfatto l’uomo la costringeva persino a dargli del denaro, guadagnato con tanti sacrifici da parte della donna con lavori saltuari.
L’incubo è finito quando l’uomo, al termine dell’ennesima lite, nata per il diniego espresso legittimamente dalla donna di esaudire l’ennesima richiesta di soldi, ha prima apostrofato il figlio minorenne di quest’ultima col termine “menomato”per poi aggredirlo con calci e schiaffi.
La donna ha così chiesto aiuto al 112. Sul posto sono giunti immediatamente due equipaggi del radiomobile che, posto in sicurezza l’aggressore, ancora in evidente stato di agitazione psicomotoria, hanno fatto soccorrere il minorenne. Le lesioni, repertate dai sanitari del pronto soccorso del Policlinico, comprendevano 15 giorni di prognosi per “trauma contusivo emitorace dx e trauma regione padiglione auricolare sx”. Successivamente la donna ha denunciato i maltrattamenti dell’uomo, che in diverse occasioni inoltre li aveva minacciati con un’ascia, arma impropria (date le circostanze) rinvenuta e sequestrata dai militari operanti.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, si trova relegato agli arresti domiciliari all’interno di una abitazione diversa da quella familiare.
E.G.