Teste di Medusa, sfarzi dorati attinti dall’universo greco, tradizione classica e amore per l’eccesso: la moda di Gianni Versace resta inconfondibile, amata non solo per aver portato la magna grecia sulle passerelle, ma anche per aver saputo «interpretarle come dei veri e propri palcoscenici». Per omaggiare la sua arte, si è tenuto dal 5 al 7 aprile nelle sale del palazzo Biscari di Catania, l’evento site specific Barock, bold iconic tribute to Gianni Versace a cura di Sabina Albano, curatrice worldwild della collezione privata di abiti e oggetti dell’artista raccolti da Antonio Caravano.
Tre notti dedicate al sarto più visionario e originale della storia del Made in Italy, fondatore dell’omonima casa di moda nel 1978. Versace è noto in tutto il mondo per la sua spiccata verve creativa, un’approfondita conoscenza della storia, dell’arte classica e contemporanea e per la sua fondamentale esperienza sartoriale che lo ha reso un vero e proprio artigiano. Ad aprire l’evento, sulle scalinate del palazzo, il ritratto-installazione in Op Art di Gianni Versace realizzato da Marcos Marin. Nella galleria laterale è stata allestita, a seguire, una mostra dedicata alle icone del Novecento disegnate da Bruno Gianesi – capo ufficio stile uomo e balletto di Versace – dove si sono potuti ammirare i volti di Marlene Dietrich, David Bowie, Pierpaolo Pasolini, George Michael, per citarne alcuni. Negli ambienti più intimi del palazzo, nel Boudoir della Principessa, i visitatori hanno potuto vedere gli acquarelli di Gianesi sugli abiti disegnati per la Maison Gianni Versace, insieme a una selezione di complementi d’arredo della sua Home collection.
Una storia di eccessi stilistici, fatta di top model e rockstar, di teatro e design avanguardistico: Gianni Versace è stato capace di tradurre la cultura del suo tempo e trasporla nei suoi abiti mettendo insieme barocco, cultura classica e cultura punk e rock. Ed è proprio questo connubio a fare da tema dell’evento: nel salone da ballo centrale, fra gli affreschi e il sapore del barocco siciliano, è stato possibile ammirare dieci outfit della collezione Bondage provenienti dalla collezione privata di Caravano e da quella di Franco Jacassi, fra i maggiori esperti di vintage al mondo. Una selezione che ha permesso di riconoscere le scelte stilistiche compiute dall’artista negli anni ’90: total black, massimalismo, cultura punk caratterizzata da capi in pelle, borchie e spille da balia taglia XL con scollature e spacchi profondi.
«Dopo il grande successo dello scorso anno – dichiara Sabina Albano – ritorna la nuova edizione di One Night with Gianni, con cui s’intende celebrare uno degli aspetti più audaci ed innovativi di Gianni Versace, genio in grado di trasformare il concetto di glamour, amalgamando l’haute couture all’attitudine ribelle del rock. BAROCK, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace esplora l’impareggiabile capacità di Gianni Versace di mescolare texture, pelle e materie dal design avanguardistico e la sua intuizione di interpretare le passerelle come fossero palcoscenici. Parlare di Gianni Versace significa andare alle radici della nostra cultura. In fondo, sono un’archeologa con la passione della moda. Un abito degli anni ’90 non è altro che un reperto, figlio di iconografie artistiche, anch’esso un pezzo di storia: la nostra».