BarbablùFest è il festival, voluto dall’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Alberto Samonà, che si svolgerà dal 19 agosto al 4 settembre.
Nei due spazi all’interno del sito archeologico di Morgantina (Enna), tra l’Odeon e l’Ekklesiasterion, un cartellone costruito dal drammaturgo e regista Giuseppe Dipasquale, da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco.
Un festival pensato per l’area archeologica di Morgantina e che segue tre direttive principali: musica, teatro, incontri.
BarbablùFest, nella sua prima edizione, nasce per sviluppare un ampio dibattito sulla cultura, la nostra identità, sulla Sicilia, come dichiarato all’assessore Alberto Samonà.
Prodotto e organizzato da Terzo Millennio di Andrea Peria, BarbablùFest si apre il 19 agosto con il concerto di Lello Amalfino & Tinturia per chiudersi il 4 settembre con la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio.
Tra gli appuntamenti musicali:
27 agosto il concerto di Roberto Cacciapaglia con il suo “Cosmos”
29 agosto tributo a Franco Battiato di Juri Camisasca & Radiodervish
Programma teatrale:
21 agosto Clitemnestra scritto da Luciano Violante, presidente emerito della Camera, con Viola Graziosi, diretta da Giuseppe Dipasquale
22 agosto I Siciliani dell’attore e regista Ninni Bruschetta e la pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato
23 agosto Salvo Piparo con Un giudice come Dio comanda, per presentare – con un’introduzione a viva voce di Giuseppe Sottile – il suo cunto speciale su Rosario Livatino
25 agosto Roberto Nobile con Le storie del mondo dalle Metamorfosi di Ovidio
28 agosto Il soffio degli Dei calato nel dolore tangibile delle Troiane di Seneca di Mariano Rigillo
31 agosto Mario Incudine, Antonio Vasta e Manfredi Tumminello per raccontare I Mille del Ponte
3 settembre Minnazza – miti e pagine di Sicilia, regia di Fabio Grossi con Leo Gullotta
All’interno del calendario del BarbablùFest, anche una serie di incontri e presentazioni prestigiose: Maria Giovanna Maglie con il suo e-book “I Dannati del Covid”; le avventure del brillante Saverio Lamanna in “Màkari” (Sellerio) con Gaetano Savatteri; la Lectura Dantis di Aldo Cazzullo.