Abbattere le barriere del silenzio per stimolare la socialità e sconfiggere la sedentarietà: sono questi gli obiettivi del progetto nazionale che lo Csain insieme con il Cip (Comitato italiano paraolimpico) hanno elaborato per favorire l’attività natatoria e subacquea nei soggetti diversamente abili, coinvolgendo tutte le associazioni che operano sul territorio per lo sviluppo di tutto il movimento.
Così i ragazzi affetti dalla sindrome di down dell’associazione Rowing Team Catania si sono dati appuntamento ad Acitrezza, frazione marinara di Acicastello, per momenti indimenticabili.
Ci sono anche i genitori, splendidi protagonisti, partecipi della vita dei loro figli e dell’associazione.
«Hanno scelto di essere volontari – confessa il presidente della Rowing Team, Michele Lo Verde – e di credere in quello che facciamo. Da otto anni ci dedichiamo a loro. E ogni volta è una continua e felice scoperta».
C’è un cassetto delle emozioni che apre d’incanto. I ragazzi scherzano, sorridono, chiedono spiegazioni.
Sono ricettivi i bambini, giocano con l’acqua, vivono con spensieratezza l’attività cardine del progetto che non si ferma certo a un solo pomeriggio.
«Abbiamo cominciato un percorso che riteniamo fondamentale continuare tutti insieme – afferma Peppe Lombardo- uno dei tecnici abilitati all’attività subacquea, una delle colonne dello Csain a Catania e in
Sicilia- Siamo felici di aver trovato il supporto di diverse associazioni che credono in questo progetto, determinante per garantire ai nostri ragazzi con disabilità, la certezza di un domani migliore e la garanzia riconosciuta che lo sport è un diritto sacrosanto. Se mi sono avvicinato a questo mondo lo devo a Salvo Iacona, presidente dell’Asd Trigone Diving che si dedica a far conoscere il mondo della subacquea ai diversamente abili»
E.G.