A preoccupare negli ultimi giorni l’aumento del costo delle forniture, in particolare gas e e luce. Un aumento esponenziale che comporta la conseguente crescita del costo di ogni bene e servizio. I privati ed anche le aziende sono in grandi difficoltà e l’unica soluzione al momento sembra essere la rateizzazione delle bollette.
Abbiamo sentito sul tema “scottante” Giovanni La Magna, presidente del consiglio di amministrazione di Asec Trade.
«La situazione è drammatica non solo per i consumatori ma per tutta la filiera. Le società di vendita sono molto preoccupate perché i prezzi sono saliti alle stelle e questo significa per loro anticipare centinaia di migliaia di euro rispetto a quelli che erano i prezzi ordinari».
Quali sono gli interventi che saranno messi in atto anche in riferimento al PNRR?
«Il governo ha messo in campo per calmierare i prezzi degli incentivi proprio su quello che sono gli oneri di sistema, IVA e quant’altro. Ma il vero tema è quello di comunque far si che il PNRR possa essere realmente messo in campo per cercare fonti alternative di energia quali il bio-metano e nel caso dell’elettrico che si pensi concretamente ad organizzare le comunità energetiche, eolico e fotovoltaico, a maggior ragione per una terra green come la Sicilia».
La soluzione sta quindi nelle energie rinnovabili?
«Si, si spera in queste soluzioni rinnovabili almeno per calmierare l’energia elettrica. Il governo dice che nel giro di due anni si agirà su questo. L’auspicio è che questo avvenga nel minor tempo possibile perché non si sa altrimenti che fine faranno molte delle società di vendita che oggi hanno chiuso letteralmente i battenti».
Oggi Giovanni La Magna ha partecipato a Roma al convegno “Navigando oltre la tempesta” organizzato dal Tavolo sul superamento delle tutele di prezzo nella vendita di energia elettrica e gas naturale.
Perché nel 2022 non si pensa ancora a sfruttare i giacimenti siciliani?
«Durante il convegno a Roma oggi chiedevo proprio questo. Pensare a Porto Empedocle oltre che a Gela dove si può trasformare LNG che è il gas liquido. Sui giacimenti sappiamo benissimo quelle che sono state le polemiche. Si potrebbero estrarre circa 10 miliardi di metri cubi l’anno di gas e aumentare proprio queste forniture. Ci auspichiamo che ciò avvenga, aspettiamo che il governo intervenga in merito».
E ancora sul costo in bolletta…
«Noi cerchiamo di tenere i prezzi più bassi. Noi compriamo a PSV e vendiamo a PSV (punto di scambio virtuale, il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas in Italia). Il punto è che per quanto seppur cercando di mantenere basso il prezzo resta comunque alto. Speriamo sempre che il consumatore sia nelle condizioni di poter pagare».
Avete già riscontrato effettive difficoltà nel consumatore nel pagamento delle ultime bollette?
«Siamo già consapevoli del fatto che non appena arriveranno le bollette saranno in tanti a non poter pagare. Soprattutto per quanto riguarda le partite IVA è già chiara la difficoltà. Già rateizzano anche i piccoli utenti che sono in serie difficoltà e al momento questa è l’unica soluzione. Noi chiediamo all’utente di risparmiare quanto il più possibile. Fare controllare la caldaia, che l’impianto gas sia aggiornato ed evitare gli sprechi».