Attila è l’ultimo eremita delle Eolie. La sua è un’isola nell’isola, un posto felice lontano dagli umani.
Quella che raccontiamo oggi è una di quelle storie che possono essere definite solo in un modo: “straordinaria”. Una storia straordinaria di una persona straordinaria. Parliamo di Attila, l’ultimo eremita delle Eolie.
C’è una spiaggia a Lipari, lontano dalla spiagge comuni, dai luoghi facilmente raggiungibili da tutti i turisti come White Beach. Ma se sei un appassionato di Lipari, non puoi non conoscere Valle Muria, una “spiaggia paradiso”.
Lontano da occhi indiscreti, lontano dagli umani, dal loro modo di vivere standardizzato, così comune, lì Attila, 61 anni, ha costruito la sua vita. Una vita costruita masso dopo masso per ben 22 anni.
Ha costruito da solo ogni parte della sua abitazione
Perché come un abile falegname, artigiano, architetto, geometra e costruttore, Attila ha costruito la sua casa. Prendendo tutto dalla natura, dalle sue rocce e dal suo amore, il mare. Masso dopo masso, legno dopo legno, tutto è costruito a misura d’uomo. Ogni spazio nella sua abitazione è perfettamente studiato per garantirgli il giusto comfort, ma soprattutto per essere un “suo luogo”.
Niente velleità, non c’è spazio per nulla di superfluo. Tutto ha una funzione e tutto è arricchito da frasi, poesie, citazioni dello stesso Attila o di altri poeti. Forse di quei poeti di cui legge nei suoi libri presenti nella sua camera da letto.
Da 22 anni vive a Valle Muria in uno spazio che ogni inverno costruisce da solo, con le sue mani, sollevando tonnellate di quei massi che lui chiama “signore”. Non c’è elettricità, se non quella che arriva dai pannelli solari da lui stesso montati. Non c’è acqua corrente se non l’acqua piovana che viene raccolta attraverso le cisterne.
Il cane Attila
Fino a un anno fa Attila viveva li insieme al suo grande amore, il cane Attila, come un figlio per lui. Il cuore di un uomo e di un animale erano entrati in simbiosi e le loro giornate e nottate, specialmente quelle invernali, trascorrevano attraverso la condivisione di ogni momento. Dopo 16 anni e mezzo di splendida vita e grande amore, il cane Attila nel 2021 è morto e Attila è rimasto solo con il suo secondo amore “il mare”.
Sono tantissime le storie su Attila, alcune raccontate da lui stesso, altre da alcuni Liparoti. Si dice che una volta abbia trovato un Rolex o un portafogli con 40 mila euro e li abbia restituiti al proprietario. Perché a lui non serve nulla. Dal mare lui ha già tutto. Racconta una volta di essersi trovato senza caffè e di averlo ricevuto l’indomani dal mare stesso.
Attila vive lontano dagli “umani”. A lui gli umani in fondo non dispiacciono. Tra gli umani trova il volto di tanti amici. Ma a volte trova anche tanti comportamenti e modi di essere troppo lontani dal suo spirito libero. Attila non ha bisogno di soldi. E’ troppo dignitoso per chiedere aiuti economici per uno stile di vita che lui ama, da cui è appagato totalmente. Ad aiutare Attila sono alcuni amici che spesso vanno a trovarlo. E se siete simpatici e volete visitare la sua abitazione lui vi cucina pure qualcosa. Attila non chiede l’elemosina. Non chiede soldi. Ma accetta ciò che gli viene dato se fatto con il cuore.
Chi vive solo con se stesso e un cane, di fronte la meraviglia del mare, non può non saper riconoscere la bontà negli umani. E Attila sa farlo.
Anche le star scelgono la spiaggia di Valle Muria
Tantissime anche le star che nel corso di questi lunghi 22 anni sono passati da Valle Muria e incuriositi hanno visitato la sua abitazione. Attila ricorda con il sorriso l’incontro con la Cucinotta, con Catherine Zeta Jones o con Michael Douglas. Quando gli si presentò Diego Della Valle, Attila dice di aver risposto: “Io sono Attila Della Valle Muria”.
Se chiedi ad Attila se gli manca qualcosa dell’altro mondo, di quello umano. Lui ti dice di avere tutto dal mare e se hai tutto stai bene.
La storia di Attila è molto più profonda di quanto possa emergere da queste poche righe. E’ la storia straordinaria di un uomo, della sua forza, del suo amore per il mare. E’ una storia che sa di dolore, di amore, di libertà e radici allo stesso tempo. E’ la storia straordinaria, di un uomo straordinario, certamente non ordinario.