L’Arancia rossa presumibilmente giunge in Sicilia dalla Sicilia per scopi ornamentali e religiosi. Pare che la sua diffusione a livello popolare sia giunta con gli Arabi nel XVII secolo.
Le coltivazioni dell’arancia rossa si incrementarono nella seconda metà dell’800 soprattutto nel catanese e nel siracusano. Una coltivazione che proprio nel XX secolo conquista la piana di Catania.
Un prodotto noto in tutto il mondo per le sue proprietà: antiossidante, fonte di fibre, vitamine A,C,B1,B2,K,PP. Un potente alleato contro il tumore, un antinfiammatore naturale , un protettore dello stomaco e della vista. Aiuta a combattere la pressione alta, previene i calcoli renali e soprattutto una spremuta d’arancia è uno dei rimedi più antichi contro il raffreddore e l’influenza.
Arancia Rossa e Maria Antonietta, una curiosità sulla “marmellata”
Loredana Crisafi, chef, insegnate di cucina, wedding e event planner e fondatrice della Scuola di Cucina Myda a Catania, ci racconta un aneddoto interessante legato all’arancia rossa di Sicilia e alle sue proprietà benefiche.
«Una storia molto interessante lega l’arancia rossa di Sicilia alla figura dell’imperatrice Maria Antonietta. Si racconta infatti che l’imperatrice si ammalò e le fu detto di curarsi con spremute d’arance rosse di Sicilia. Ricordiamo che il nome “marmellata” si riferisce esclusivamente a quella di agrumi. Nel caso di frutta diversamente si parla di confetture. Ed è proprio con Maria Antonietta e la sua influenza che nasce il termine “marmellata”. Furono ordinate infatti le arance rosse siciliane per curare l’imperatrice. Sulla cassetta delle arance da spedire fu scritto “Marie est malade”, ovvero “Maria è malata”. Durante il viaggio parte della scritta si cancellò rimanendo solo “Mar lade”, diventando poi “marmellata”. Non si sa se si tratta di una storia realmente accaduta o se è solo leggenda. In ogni caso questo ne sottolinea l’importanza nel mondo».
Un frutto il cui impiego in cucina è sicuramente variegato, anche e soprattutto nella cucina siciliana dove viene impiegata non solo per i dolci ma anche per primi, secondi e contorni.
La sua scorza, ad esempio, viene impiegata in versione candita nei dolci siciliani come nel cannolo, ma anche nei panettoni.
Il pollo all’arancia, la ricetta
Loredana Crisafi ci propone la sua versione del pollo all’arancia, una ricetta tramandata nella sua famiglia e che ogni anno propone ai suoi allievi della Scuola di Cucina.
«Il pollo è una carne bianca che ha un gusto che va esaltato. L’arancia si presta tantissimo a questo compito. Il pollo viene caramellizzato con la marmellata d’arancia e cotto nel succo d’arancia. Io spesso aggiungo un tocco extra con la sfumatura con liquore d’arancia. L’agrume è predominante ma non risulta nauseante. C’è un contrasto di dolcezza e asprigno dal risultato notevole.
Ingredienti
- Un pollo tagliato a pezzi
- Olio EVO
- 2-3 Arance non trattate
- Marmellata d’arancia
- Sale e pepe
Procedimento
Massaggiare i pezzi di pollo con la marmellata d’arancia rossa. Rosolarli in padella fino a doratura. Inserirli in una casseruola, con la buccia grattuggiata e il succo dell’arancia (regolarsi in base alla quantità del pollo). Per renderlo più saporito, aggiungere un po’ del liquido rimasto in padella dopo averlo soffritto. Proseguire la cottura, aggiustare di sale e pepe e se il sugo di cottura dovesse risultare troppo liquido farlo ridurre a casseruola scoperta. Può essere servito con purea di patate.