Nel Bilancio 2021-2023 appena approvato il totale delle spese per l’anno 2021 risulta pari a 19,09 miliardi di euro: 14,62 miliardi per spese correnti; 304 milioni di euro per spese in conto capitale; 1,07 miliardi di euro per spese finanziarie; 2,52 miliardi di euro per rimborso prestiti; 390 milioni di euro per partite di giro; 100 milioni di euro per accantonamento prudenziale per disavanzo presunto.
Tra le norme di maggiore rilievo quelle che consentono la rigenerazione della Pubblica amministrazione, con 30 milioni di euro per l’assunzione di 300 laureati con contratto triennale per aiutare Comuni e Regione nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei Fondi comunitari e nazionali e con la possibilità di aderire a “quota 100”. Altre disposizioni per i dipendenti regionali che vogliono andare in pensione anticipatamente (stanziati complessivamente 9 milioni di euro annui), oltre ai 52 milioni di euro per il rinnovo del Contratto di lavoro.
Ristori per le categorie colpite
Bilancio e manovra – che mobilitano quasi 20 miliardi di euro in Sicilia – si pongono anche l’obiettivo di fronteggiare gli effetti economici e sociali dell’emergenza sanitaria in corso. Infatti, 250 milioni di euro – provenienti dalla rimodulazione del Fondo di sviluppo e coesione- saranno destinati alle aziende colpite dalla crisi economica dovuta alla pandemia.
Dunque sono previste misure di sostegno in favore di alcune categorie particolarmente colpite: via libera ai ristori per i lavoratori stagionali, per il settore del wedding, maestranze dello spettacolo e per il comparto della moda.
C’è l’ok anche per il riconoscimento degli Oss nelle strutture private, alle borse di studio per gli specializzandi in Medicina, ai fondi per gli studenti disabili. Approvata anche la norma per l’installazione d’impianti su sorveglianza all’interno di case di riposo e asili nido
E.G.