Il turismo “naturista” vale oltre 50 milioni di fatturato l’anno in Italia secondo gli ultimi dati disponibili. La cifra che appare fruttuosa, in realtà, è minima se paragonata al resto del mondo dove abbandonare bikini e bermuda è quasi un obbligo.
Il potenziale c’è ma dei 491.200 italiani che praticano il naturismo, pochissimi si recano in Italia. Eppure le spiagge ci sono, soprattutto in Sicilia. A spaventare è chiaramente la normativa ancora chiara su quanto il naturismo sfoci in “Atti Osceni”.
Quante sono le spiagge nudiste in Sicilia?
Al momento l’unica spiaggia autorizzata è la Bulala, nei pressi del Beviere a Gela. Il tratto lungo ben 6 chilometri, delimitato dalla foce orientale del canale Scolmatore e dalla foce del fiume Dirillo, è stata autorizzata dal Comune di Gela con delibera n. 171/2016.
Un’altra spiaggia dove il naturismo è pratica già consolidata è Torre Salsa, in provincia di Agrigento. La riserva è stata istituita nel 2000 dalla Regione Sicilia e affidata in gestione al WWF Italia.
I naturisti amano molto anche l’Isola dei Conigli, a Lampedusa, definita da TripAdvisor come la “spiaggia più bella del mondo”. Infatti, l’acqus è sempre calda, la baia assume i toni del verde e del blu il tutto suggellato da una sabbia bianca e finissima. Insomma ci troviamo ai Caraibi italiani.
Non di minor bellezza la Foce del Belice vicino a Selinunte, meta tra le più apprezzate dai nudisti tanto da aver registrato un boom di presenze negli anni passati.
E.G.