Si conclude con un grande classico napoletano il primo Festival del teatro popolare che l’associazione Gags, diretta dall’attore e regista Alessandro Idonea ha imbastito per il pubblico palermitano nel solco del migliore teatro siciliano di tradizione e della commedia più divertente. Domenica 7 maggio alle ore 18.00, la rassegna si conclude con “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, con Alessandro Idonea nel ruolo di Felice Sciosciammocca e l’attore nisseno Vincenzo Volo, in quello di Pasquale.
Siamo nella Napoli del 1890 e Felice Sciosciammocca è uno squattrinato con un passato da “sciupafemmine”. Separato dalla moglie Bettina, Felice vive alla giornata lavorando come scrivano sotto i portici del Teatro San Carlo. Condivide l’abitazione con il figlio Peppeniello, la compagna Luisella, l’amico Pasquale, di professione fotografo ambulante, la moglie di quest’ultimo Concetta e loro figlia Pupella. La vita grama delle due famiglie è scandita dalla cronica carenza di soldi che le espone alle pressanti richieste del padrone di casa e le costringe a dare in pegno indumenti e oggetti di vario genere in cambio di denaro in prestito. La grande chance della vita sembra arrivare quando bussa alla loro porta il marchesino Eugenio Favetti, amico di vecchia data di Pasquale. Il giovane è fidanzato con la bella ballerina Gemma, ma la sua famiglia si oppone all’unione perché la ragazza non può vantare titoli nobiliari. Al contrario, il padre della ragazza, Gaetano Semmolone, un ex cuoco divenuto molto ricco, anela di imparentarsi con dei nobili, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque, in cambio di un cospicuo compenso, chiede a Pasquale e Felice di fingersi per un giorno la sua famiglia aristocratica.
La messa in scena diretta da Alessandro Idonea è la rilettura del padre Gilberto che, oltre a “parlare” siciliano, include alcune di quelle gag aggiunte nella versione cinematografica e che ormai per il pubblico sono parte integrante dell’opera di Scarpetta. Completano il cast: Giovanna Criscuolo, Loredana Marino, Nino Signorello, Enrico Pappalardo, Giuseppe Brancato e Anita Indigeno. Scene Salvo Tropea, costumi Noa Prealoni.
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