È bastato che si tenessero per mano. Poi le botte. È successo a Palermo: vittime di questa selvaggia aggressione una coppia di ragazzi gay torinesi che si trovavano nel capoluogo in vacanza.
Li hanno prima insultati e derisi perchè si tenevano per mano. Poi li hanno circondati e pestati.
Teatro della vicenda Via Maqueda, nel centro di Palermo. Qui sono stati derisi e poi circondati e pestati da una baby bang. E nonostante la strada pullulasse di giovani, nessuno ha difeso i ragazzi che sono state aiutato solo da una coppia di amici con loro in vacanza. Uno dei due ragazzi aggrediti è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta e ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e lesioni. Il giovane torinese è stato dimesso dall’ospedale questa mattina con una prognosi di 25 giorni.
Ha raccontato ai poliziotti che indagano sull’episodio, di essere stato insultato e dileggiato perché si teneva per mano con il compagno. I due stavano camminando in cerca di un bed and breakfast prima di essere aggrediti. Gli agenti della squadra mobile che stanno seguendo le indagini stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza della strada per rintracciare gli autori della violenza.
La zona, una delle vie della movida palermitana, è piena di locali e ci sono diverse telecamere che potrebbero aver inquadrato e ripreso i 4 adolescenti.
Decine le testimonianze di solidarietà arrivate ai due turisti: anche le scuse di Musumeci
Tra i primi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando:«L’aggressione rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo».
A scusarsi anche il il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci:«La Sicilia è da sempre Terra generosa e di accoglienza. Ecco perché l’aggressione alla coppia di turisti gay ad opera di alcuni giovanissimi scalmanati, nel centro di Palermo, va condannata senza alcuna esitazione. Alle due vittime della assurda intolleranza vanno le mie scuse, sapendo di interpretare il sentimento dell’intera Comunità siciliana. Spero che -afferma il governatore -decidano di tornare nella nostra Isola: saranno benvenuti e nostri ospiti».
E.G.