«Sorprendono e preoccupano molto delle iniziative avviate dall’amministrazione comunale di Aci Castello».
É così che inizia la chiacchiera con l’ex sindaco di Aci Castello, Filippo Drago che attraverso la nostra redazione ha sottolineato alcuni episodi poco chiari dell’attuale primo cittadino e della sua giunta.
Le strisce blu
Il primo riguarda la vicenda paradossale delle strisce blu, della quale c’eravamo occupati anche con la consigliera di opposizione Ezia Carbone.
«Il primo cittadino chiede e ottiene sotto forma di “regalie” – racconta Drago – dalla ditta che aveva in gestione la concessione in appalto della sosta nel territorio castellese, 4 abbonamenti per le 4 frazioni, cosa assolutamente vietata dal regolamento».
A dimostrare quando stiamo dicendo, c’è una documentazione che risale al 15 settembre del 2020.
Ma non finisce qui. La situazione infatti si è complicata a fronte dell’interrogazione dei consiglieri di opposizione che hanno scoperto che il responsabile del procedimento ha sottoposto alla Procura della Repubblica due ipotesi di reato, uno amministrativo e uno penale.
«Come se ciò non bastasse a fine 2020 – aggiunge Drago – il sindaco pro tempore emana un atto di indirizzo al comando della Polizia Municipale, chiedendo di fermare la gara d’appalto- atto trasperante e pubblico – e valutare invece un progetto di finanza per la sosta nel territorio, della durata di circa10 anni, presentato in buona parte proprio dalla stessa ditta delle “regalie”, che aveva in gestione la sosta nel nostro territorio.Una cosa paradossale».
Il progetto è stato bocciato in maniera drastica.
«Un altro episodio che ha lasciato una ferita – conclude – è quello relativo allo spostamento del chiosco al centro della piazza, che ha ostruito la vista del nostro meravoglioso panorama e poi il raddoppio di un albergo sulla faglia di Aci Trezza».
«Cosa accadrà nel prossimo futuro a questo territorio?», la chiosa finale di Filippo Drago che spera che tutto questo non passi inosservato.