Sul palco di X Factor 2025, quando Roberta Scandurra, per tutti semplicemente Rob, ha iniziato a cantare *“Call Me”* dei Blondie, l’aria è cambiata.
Non è solo una concorrente con una buona voce: è energia pura. A soli diciannove anni, la giovane catanese ha convinto tutti e quattro i giudici, portando in TV qualcosa che mancava da un po’: la sincerità ruvida del punk.
Chi è Roberta Scandurra?
Roberta viene da Catania, una città che da sempre sforna talenti capaci di mescolare cuore e coraggio. Studia comunicazione, ma la musica è la sua lingua madre. Prima di arrivare davanti alle telecamere di X Factor, aveva già calcato piccoli palchi, partecipato a concorsi come il Tour Music Fest e la Vela d’Oro, e iniziato a scrivere brani propri.
Non ha paura di mostrarsi com’è: chitarra alla mano, look ribelle, ma curato, voce che graffia e con una dolcissima personalità “Io voglio fare musica come mestiere ”, ha raccontato a X Factor.
La sua strada a X Factor
Alle audizioni, Rob ha scelto “Call Me” dei Blondie, un pezzo che non è solo una canzone, ma un manifesto. E lo ha fatto suo, con la naturalezza di chi non imita ma si lascia attraversare dalla musica.
Il pubblico si è acceso, i giudici si sono guardati e senza alcun dubbio , hanno detto “sì”. Poi, ai Bootcamp, ha mostrato un lato più intimo con “Drivers License” di Olivia Rodrigo. Ancora una volta, quattro sì all’unanimità: un consenso raro in un programma dove la selezione è dura e il livello alto. In poche settimane, Roberta è diventata una delle sorprese più belle di questa edizione: autentica, diretta e riuscendo a farci emozionare con un genere musicale non molto comune.
Un’identità forte: il punk come libertà
Nel panorama musicale italiano, dominato da pop e trap, Roberta si distingue perché non cerca di piacere a tutti. Il suo punk non è solo un genere: è un modo di essere. È il coraggio di salire su un palco e dire “io sono così”, senza filtri né maschere. C’è qualcosa di liberatorio nel vederla cantare: quella forza che ricorda che la musica non deve essere perfetta, ma vera.
Non sappiamo ancora fin dove arriverà, ma una cosa è chiara: quando Rob sale sul palco, succede qualcosa. E in un’epoca in cui tutto è filtrato e levigato, sentire un po’ di vero rumore è una boccata d’aria fresca.