L’artigianato come perfetta forma espressiva con lo sguardo proteso verso il futuro.
È questo il fil rouge di Orografie, il brand siciliano con una collezione di quindici oggetti, prodotta nel territorio da maestranze locali, da piccoli e medi laboratori artigiani, che racconta progetti ibridi pensati per i nuovi riti dell’abitare.
L’aziendafondata da Giorgia Bartolini con l’art direction di Vincenzo Castellana è protagonista al Salone del Mobile diMilano con una ventata di catanesità. Entra a far parte della collezione infatti “AGATA”, design di Antonio Aricò, poltrona che omaggia la Santa Patrona della città dell’Elefante. Un percorso denso di storia e
tradizione territoriale.
La terza festa popolare più grande al mondo, è ora fonte di ispirazione. La manifattura
della scultura, ricchissima nell’ornamento, unisce la tradizione dei siti produttivi del Catanese (legno e
imbottito).
La storia e narrazione di Sant’Agata sboccia insieme al tributo che – designer e Azienda – hanno
voluto fare ad Alessandro Mendini e alla sua Proust, quale icona del design più ricco e ornamentale. La
poltrona è disegnata partendo dai simboli del Busto Reliquiario di Sant’Agata, realizzato da Giovanni di
Bartolo nel 1376, ricco di dettagli. La tecnica utilizzata è quella dell’intaglio del legno eseguita con nuove
tecnologie e con l’aiuto di un mastro scultore. La manifattura della scultura è ornata e densa di significati. La
poltrona – composta da uno scheletro ornamentale in legno – viene resa accogliente da 4 cuscini liberi.
“Il tema del ‘non finito’ – racconta Giorgia Bartolini – ben visibile nei piedi della poltrona fino a risalire, fino quasi
alla sagoma di Sant’Agata, è un invito a scoprire il lavoro manuale artigianato che si cela dietro il progetto. È
questa la nostra filosofia aziendale che vuole attrarre l’attenzione del mondo sulle eccellenze delle nostre
maestranze artigianali”.